Post
In evidenza
Natale ad Avola 2025
- Ottieni link
- X
- Altre app
La magia che accende il cuore della città Avola si illumina di magia. Con l’arrivo del Natale 2025 , il cuore della città – la splendida Piazza Umberto I – torna a trasformarsi in un luogo incantato dove tradizione, stupore e atmosfera festiva si intrecciano in un’unica grande emozione. A dominare la scena, svetta l’imponente albero di Natale , un gigante verde adornato da un elegante nastro rosso che avvolge la struttura come un dono prezioso, simbolo di una comunità che si prepara a vivere insieme giorni di festa e condivisione. Attorno alla base, un tripudio di stelle di Natale rosse accoglie cittadini e visitatori, mentre in alto una luminosa stella brilla come un faro di speranza e rinnovamento. L’albero non è solo un’installazione scenografica: è un vero e proprio invito a fermarsi, respirare l’aria del Natale e lasciarsi trasportare dalla bellezza che avvolge la piazza. A rendere ancora più ricco questo periodo speciale, il Comune di Avola presenta un programma che promet...
Avola in Canada
- Ottieni link
- X
- Altre app
Un’altra Avola in Canada Stillwater Avola in canadaThere are many small communities along the route to Kamloops…Blue River, Avola, Vanvenby Clearwater, Little Fort, and Barriere. Unfortunately, time did not allow any exploration of these areas …..but here’s a bit of background on them: Blue River is a divisional point on the Canadian National Railway, nestled at the edges of the Blue and North Thompson rivers and surrounded by towering snow capped peaks. Blue River gets its name from the deep soft blue of the distant hills and was formerly known as “Big Town”. Avola was originally known as “Stillwater Flats” and was changed to Avola by J. McLellan who had pleasant memories of this Sicilian town. Avola, British Columbia, Canada Dining Accommodations Businesses Organizations The community of Avola is located 40 km south of Blue River. The community is almost entirely dependent on the forestry industry with Weyerhaeuser and Slocan lumber mills being the major employers. Busines...
Storia del Carnevale avolese
- Ottieni link
- X
- Altre app
Il primo documento relativo al Carnevale avolese Il primo documento relativo al Carnevale avolese risale agli inizi di questo secolo. Si tratta dell’articolo Carnevale in Avola pubblicato nel 1912 da Gaetano Apollo Gubernale sulla rivista “La Siciliana”, da lui diretta. Le notizie più interessanti riguardano le maschere che, nei giorni della festa, inondavano le vie cittadine in un festoso andirivieni che si concludeva la notte del martedì con il rogo del pupazzo rappresentante Re Carnevale. Il Gubernale scrive: “La maschera che conta un maggior numero di affiliati è quella del massaru con vestimento all’antica, cioè la tradizionale ormai scomparente meusa in testa, camicia di flanella bianca, giacca cortissima, calzoni di velluto, ampi e corti fino al ginocchio, calzette lunghe e bianche e stivaloni larghi. I massari camminano saltellando sulla punta dei piedi, tenendo in mano una forcella e sulla spalla i vertuli (bisacce). Vien dopo quella dei micheli consistente in un berrett...
Avola: Fontana dei Leoni
- Ottieni link
- X
- Altre app
Fontana dei Leoni STUDIO SU LEONI elaborato allo zoo di Roma ed in secondo tempo utilizzato dallo stesso Mangiagli per la modellazione dei leoni della fontana omonima in Piazza Vittorio Veneto ad Avola (SR). Collezione privata - Attilio Mangiagli ANTONINO MANGIAGLI AVOLA (SR) – 1891-1948 ATTINO DI RIPOSO. FONTANA DEI LEONI PIAZZA VITTORIO VENETO AVOLA (SR). Lo scultore Antonino Mangiagli si concede un attimo di riposo prima di passare alla fase finale o di levigazione. Attilio Mangiagli PIAZZA VITTORIO VENETO – AVOLA (SR) INAUGURAZIONE DELLA FONTANA DEI LEONI 1933/1934 OPERA DELLO SCUOLTORE ANTONINO MANGIAGLI FONTANA DEI LEONI AVOLA - OTTOBRE 2001 – CONDIZIONI ATTUALI Da una ventina di anni a questa parte, autorità locali e non, coscienti che la civiltà di un popolo si misura dal modo con cui trattano le loro infrastrutture e le loro opere d’arte, hanno promesso ripetutamente di attivare i processi necessari per salvare la fontana.Nel “La Sicilia” del 12 agosto 2000 si parla anche...
1943: Lo sbarco ad Avola
- Ottieni link
- X
- Altre app
10 luglio 1943. Lo sbarco ad Avola dal libraio editore Francesco Urso Il 10 luglio 1943, verso le ore tre, i primi soldati anglo-americani sbarcavano in diverse spiagge della Sicilia sud-orientale, dando inizio all’operazione “Husky” che, dopo trentotto giorni, si sarebbe conclusa con l’occupazione dell’isola. La Sicilia era difesa dalla Sesta Armata italiana e da forti contingenti tedeschi. La Settima Armata statunitense sbarcò tra Licata e Scoglitti e l’Ottava Armata britannica tra Marza (ad ovest di Capo Passero) e Capo Ognina. Lo sbarco fu preceduto, durante la notte tra il 9 e il 10, prima da bombardamenti aereo-navali e dopo da diversi lanci di paracadutisti nella zona americana e di alianti in quella inglese. Avola, che era difesa dal 374° battaglione comandato dal maggiore Fontemaggi, verso le ore ventidue del giorno 9 fu bombardata da avolaaerei inglesi che provocarono quarantanove vittime nei quartieri Stazione e Carrubella. I primi nemici che presero ...
Avola: Città Fortificata
- Ottieni link
- X
- Altre app
LE MURA E LE FORTIFICAZIONI DELLA CITTA’ DI AVOLA di Marco Randazzo Le mura di Avola non sono oggi più esistenti; il loro interesse non riguarda quindi la loro importanza passata, che come sappiamo, è stata più di ordine simbolico che realmente strategico, ma riguarda soprattutto il loro ruolo nella retorica urbanistica che ha fatto sorgere una disputa filologica sulla loro reale esistenza. Una volta accertato questo dato rimane da verificare la materialità della loro costruzione e la loro incidenza sul cantiere della città. Di Avola, si scrive nella “Platea” che ” è tutta piana e le sue muraglie non sono alte da terra che quattro palmi“. (fig. 1b) Questa testimonianza, confermata inequivocabilmente dai dati d’archivio, ha consentito di stabilire con assoluta certezza l’esistenza di mura nella nuova Avola, certezza che farà giustizia delle troppe disquisizioni sorte a questo proposito. L’italia ha disegnato una pianta di città che comprende, come la pianta del Cutaneo, una cinta ...